Dinosauri
(Dinosaur)
2000

ATTENZIONE. Tutte le immagini relative a Walt Disney o alle opere della sua azienda, sono © Disney.

La locandina italiana Il film Disney dell'Estate 2000 americana (e del Natale in Italia) non contiene una sola sequenza disegnata. Almeno non in maniera tradizionale.
Per trasportare il pubblico in un mondo mai visto da nessun essere umano, ma che fosse il nostro stesso Pianeta, la Walt Disney ha scelto di fare un ulteriore passo avanti nell'utilizzo della tecnologia più avanzata del momento per quanto riguarda il cinema: la computer grafica.
La sceneggiatura del film era ferma negli Studios da qualche anno, il problema era proprio nella scelta della tecnica da usare nella realizzazione. L'animazione tradizionale lo avrebbe reso un film tradizionale (e forse sarebbe stato troppo simile ad "Alla Ricerca della Valle Incantata" di Don Bluth, al quale in effetti assomiglia parecchio).
La "Stop Motion" che aveva dato risultati strabilianti e molto apprezzati in "Nightmare Before Christmas" e "James e la Pesca Gigante fu presa in considerazione, ma l'idea di un film ad altissimo tasso tecnologico ne prese il posto.

Ancora problemi per l'ambientazione. Come ricreare credibilmente gli sfondi di luoghi aperti al computer? Gli alberi di "Toy Story" e anche le piante di "A Bug's Life", pur nella loro perfezione, hanno sempre una certa "artificiosità" residua.
Per "Dinosauri" si scelse di filmare sfondi veri da ritoccare poi quà e là in digitale. Ok, ma come inserire veramente bene dei personaggi in uno sfondo già esistente? Come muovere l'erba al passaggio di un iguanodonte? E di un brachiosauro?
Problemi, problemi, problemi e ancora problemi.

Dalla nascita del progetto all'uscita nelle sale del film sono passati dodici anni. Ma alla fine è uscito, e ha strabiliato.

Aladar e NeeraI lemuri che adottano il "piccolo"La sequenza di apertura è da applauso. L'attacco del carnotauro e la distruzione del nido precede il lungo e spettacolare viaggio di un uovo di iguanodonte che viene sottratto da un oviraptor che lo perde, poi un passaggio nel fiume, il rischio di essere schiacciato da enormi creature, l'intervento di uno pterodonte che lo porta in volo fin sopra un'isola per poi perderlo a sua volta. La caduta è attutita dalle foglie e dal terriccio.
A questo punto una comunità di lemuri che popola il luogo si avvicina allo strano oggetto e scopre che cos'è. Un uovo che schiudendosi libera una terribile creatura assassina: un iguanodonte! Superata l'iniziale e giustificabile diffidenza, il piccolo viene accettato. Il suo nome è Aladar.

Il tempo passa e l'animale cresce al punto da essere decine di volte più grande dei suoi.... genitori adottivi. La vita scorre lieta per lui e i suoi amici lemuri, fino al giorno in cui il cielo diviene rosso fuoco e una serie di strane luci lo percorrono in tutta la sua lunghezza. Lo spettacolo è affascinante e inquietante. Una enorme palla di luce illumina tutto per poi infrangersi oltre l'orizzonte in un silenzio sinistro. Ma il rumore arriva insieme all'onda d'urto. Potente, devastante. In pochi secondi l'isola dove Aladar è cresciuto viene cancellata dalla faccia della terra.
Gli artisti e i tecnici della Disney-Pixar hanno creato una sequenza splendidamente animata, ricca di emozioni e spettacolo, dopo la quale i protagonisti sono alla disperazione.
Di tutta la comunità solo pochi esemplari si sono salvati, forse solo quelli che potevano contare sull'eroismo, la velocità e le dimensioni di un amico come Aladar.

Una parte del brancoSuperato lo sbandamento iniziale, i nostri devono cercare un nuovo luogo dove vivere. Di li a poco incontrano altri dinosauri con la stessa meta e si uniscono a loro. Si tratta di un variegato branco guidato con decisione da Kron. Questi non ammette rallentamenti nella sua marcia ed è convinto che chi non tiene il passo sia destinato a morire. Aladar entra subito in contrasto con lui e le sue teorie, di contro prova interesse per Neera, sorella del capo. Ai problemi di una marcia durissima si aggiunge quello di una coppia di enormi e feroci carnotauri che segue il branco.

Il viaggio prosegue e Aladar prende l'abitudine di aiutare come può le più anziane del gruppo: il brachiosauro Baylene e il triceratopo Eema. Questo sfida le disposizioni di Kron.
Dopo varie vicissitudini Aladar e Kron arrivano allo scontro, Aladar viene lasciato indietro con le sue amiche anziane e deboli. Il branco si divide.
Aladar soccorre l'anziana EemaPer sfuggire ai carnotauri il gruppetto cerca riparo in una caverna ma viene scovato. Una provvidenziale frana uccide uno dei carnotauri, ma l'altro resta in attesa. Aladar e gli altri cercano così un'uscita alternativa ma trovano, all'altro capo della grotta, solo una parete rocciosa. Sarà Baylene, anziana sì, ma comunque enorme, ad abbatterla scoprendo dall'altra parte non solo una via d'uscita, ma anche una via di accesso alla terra che cercavano. Un'oasi di verde ricca di acqua e frutta che ha resistito all'impatto del meteorite.

Quello che hanno trovato è il solo accesso al luogo; bisogna tornare a cercare Kron e il branco per condurli là.
Sfidando il carnotauro, Aladar raggiunge Kron ma questi non ammette di essere superato in autorità dal giovane iguanodonte. Quando di nuovo il carnotauro li minaccia, Aladar chiede e ottiene l'unità dell'intero branco, nella cui compattezza vede l'unica via di salvezza. Un nuovo affronto agli occhi di Kron. Questo è troppo! Ha inizio tra i due una lotta all'ultimo sangue, inoltre il carnotauro non si è ancora arreso. Tra i tre è solo Aladar a uscirne vincitore. Su tutta la linea.

Un film dalla trama un po' esile (ma chi dice che ciò sia un difetto?) e un grande sfoggio di effetti speciali. Ogni singola inquadratura è un prodigio di tecnologia. Resta però un dubbio: si può considerare un Classico Disney un film senza nessun disegno? La domanda nasce dal fatto che in alcuni Paesi il film viene presentato come tale. Che cosa accomuna "Toy Story" e "Biancaneve e i Sette Nani" se non la casa di produzione?
Probabilmente nel conteggio delle opere, sarebbe più giusto considerare "Fantasia 2000" il 38° Classico, "Le Follie dell'Imperatore" il 39° e "Dinosauri", prodotto tra i due film citati, il 4° dell'era digitale (dopo "Toy Story", "A Bug's Life" e "Toy Story 2"). Se poi prendiamo in considerazione il fatto che in questa pellicola gli sfondi sono veri, la faccenda diviene ancora più complessa.


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