Taron e la Pentola Magica
(The Black Cauldron)
1985

ATTENZIONE. Tutte le immagini relative a Walt Disney o alle opere della sua azienda, sono © Disney.

La locandina del film A metà degli anni ottanta la Disney presentò al mondo il risultato di un lavoro durato in tutto circa un decennio.
Con questo film si cercò di recuperare un pubblico che si era allontanato dal cinema d'animazione e dalla Disney stessa. Per farlo si tentarono strade nuove, dando vita ad un prodotto che assomiglia più a "Il Signore degli Anelli" di Ralph Bakshi, che ai classici Disney.
Il pubblicò restò perplesso, guardando un film che si concentrava su una trama molto fantasy, ma che non regalava divertimento, emozioni, personaggi accattivanti quanto si richiede a Disney. Totalmente assente la musica, se non d'accompagnamento.
Eppure non parliamo certo di un film realizzato in economia: Technirama 70mm, suono Dolby Stereo, tecnologia al laser per gli effetti speciali. Se si pensa che parliamo del 1985, tecniche avanzatissime.
Il Technirama, già da tempo esistente ma costosissimo, tornava ai Cartoon dopo quasi 30 anni ( "La Bella Addormentata nel Bosco") per aumentare la spettacolarità delle sequenze.

Ad un investimento enorme, non corrispose però un egual guadagno e "Taron e la Pentola Magica" fu un fiasco colossale.
La Walt Disney Company, in quegli anni non poteva permettersi perdite così ingenti e sull'azienda aleggiò la nube della bancarotta. Mai un momento così buio se non con "Fantasia" del 1940 e con "La Bella Addormentata nel bosco" del 1959. Anzi, il crollo delle azioni in borsa favorì gli speculatori e il sogno di Walt parve essere giunto al capolinea (vedi "Il Dopo-Walt Disney").
Se al flop di "Fantasia" e de "La Bella Addormentata" hanno fatto seguito una rivalutazione totale e un enorme successo nel tempo, Taron resta sconosciuto ai più.
Quando uscì la videocassetta del film, tutto fu una sorpresa, dato che i documentari Disneyani, i programmi TV sul cinema, e i media in genere, raramente citano "Taron e la Pentola Magica".

La principessa AilinIl film è ambientato in pieno medioevo e racconta di Taron, un giovane guardiano di maiali che sogna di diventare guerriero. Non si rende conto dell'importanza del suo lavoro. Tra gli animali che accudisce, c'è infatti la maialina Ewy, una creatura dotata di poteri magici che fa gola a Re Cornelius, mostruoso sovrano del regno.
La creatura può rispondere a qualunque domanda semplicemente sfiorando l'acqua di un catino, grazie alle visioni che genera. Il Re-mostro potrebbe venire facilmente a conoscenza del luogo dove si nasconde la pentola magica, fonte di enormi poteri che gli consentirebbero di conquistare il mondo intero.
Non passa molto tempo che gli emissari del re arrivano da Taron e, nonostante il giovane si batta con ardore, rapiscono la maialina e imprigionano il suo custode.

Taron e i compagni vengono catturatiDalla sua cella Taron riesce ad evadere con relativa semplicità, ma uscire dal castello è dura. In carcere incontra il menestrello Sospirello e la principessa Ailin, che lo accompagneranno in questa avventura. Poco prima di essere imprigionato aveva trovato un indefinibile animaletto del bosco: Gurghi, così il quartetto è ora completo.
Fuggire dal castello non sarebbe la salvezza; dato che Cornelius è in grado di recuperare la pentola; si rende necessario sfidare il re trovandola prima di lui e distruggendola. La strada da percorrere è irta di pericoli e ricca di incontri, alcuni positivi e altri negativi. Taron e gli amici scoprono il nascondiglio della pentola e vi si recano, ma trovano a custodirla un trio di streghe con la passione per gli inganni e i trabocchetti. Nonostante ciò, Taron riesce ad ottenere il magico calderone. Ma non è finita! Le streghe rivelano che è impossibile distruggerlo!
Taron credeva di fermare il re, invece ha solo portato alla luce l'arma che lui voleva.

L'orribile armata di CorneliusCornelius durante il ritoTaron viene di nuovo imprigionato dai servitori di Cornelius e costretto ad assistere al suo trionfo.
Il re inizia un rito magico che gli deve conferire una armata invincibile in grado di conquistare qualunque paese. Lo spettacolo è orrendo. Un enorme numero di scheletri e cadaveri si alza e marcia verso il re-mostro per poi, ad un suo ordine, partire alla conquista del mondo. Nessuna arma li può fermare poiché sono morti. La fine è vicina. Cornelius ha vinto!

Le streghe hanno detto chiaramente che la pentola è indistruttibile, ma questo non vuol dire che non esista un modo per fermare l'incantesimo: qualcuno deve entrare di propria volontà nella pentola, sacrificando la sua vita e opponendo al potere malefico il sacrificio supremo. Ma chi potrebbe mai?Rospus, fedele e sciocco servo di Cornelius

Mentre Taron si appresta a farlo, appare Gurghi, l'animaletto sciocco e un po' fastidioso che rivela un gran cuore. La strana creatura si getta nel calderone diabolico.
L'invincibile armata di Cornelius si ferma, i soldati cadaveri si accasciano, cadono, precipitano dai ponti e dai bastioni. La pentola li richiama a sè attirando tutto e tutti al suo interno. Davanti al satanico oggetto Taron e Cornelius si affrontano rischiando di finire anch'essi nel calderone, ma solo uno cederà alla sua forza. Taron sconfigge il re una volta per tutte.

Taron porge la spadaAnche dopo la morte di Cornelius, la pentola è in possesso di tutto il suo potere e, quindi, pericolosa quanto prima. Forse il solo modo per renderla inoffensiva è riportarla dove era e dove, in fondo, è rimasta per secoli: Dalle streghe.
Una volta giunti da loro, Taron, Ailin e Sospirello stipulano un patto, uno di quei contratti a loro tanto cari. La pentola può tornare nelle loro mani, ma non senza un prezzo: Taron chiede la vita di Gurghi, l'eroico amico, morto per fermare il re. La ottiene. L'animaletto si sveglia come da un sonno. La loro avventura, tra mille rischi, si è conclusa nel migliore dei modi.

I protagonisti nel finale

Una avventura fantasy molto classica, in un certo senso, ma oggettivamente al di fuori dai canoni Disney. La scelta coraggiosa dello Studio, oggi appare sbagliata perché si giudica dagli incassi. Secondo questa logica, "Fantasia" sarebbe un errore, mentre è indiscutibilmente un capolavoro, anche se c'è voluto tempo perché ripagasse i suoi costi.
Qualcosa però non ha funzionato in "Taron" e ancora oggi, rivedendolo tra le mura di casa, si sente una certa "freddezza" nell'insieme che non consente l'incanto tipico dei classici animati precedenti e successivi.
Già il precedente "Red e Toby - Nemiciamici", nonostante dei bei momenti, aveva un po' il fiato corto. Erano gli ultimi colpi di un gigante morente. Per fortuna quel gigante si preparava alla sua rinascita. La gestione Eisner voluta da Roy Disney avrebbe cambiato le cose.


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