La Sirenetta 2 - Ritorno agli Abissi
(The Little Mermaid 2 - Return to the Sea)
2000

ATTENZIONE. Tutte le immagini relative a Walt Disney o alle opere della sua azienda, sono © Disney.

La copertina della VHS Nel 1989, la Walt Disney Pictures mise a segno un centro clamoroso con un film che richiamava in maniera sensazionale il Disney più Classico. Non a caso tornava alle fiabe dopo un trentennio. Quell'anno uscì infatti "La Sirenetta".

Quando a metà degli anni novanta iniziò la tradizione dei sequel destinati all'Home Video, nel tentativo di riprendere in mano i Classici, si dimostrò invece quanto questi fossero irripetibili. Ogni Classico è a sè stante e, per quanto possa assomigliare, nei temi o nella grafica, a qualche altro film, è sempre a suo modo unico.

E se è vero che un Classico non può mai eguagliare del tutto un altro Classico, è ancora più vero che un sequel non potrà mai eguagliare il suo predecessore. Se poi parliamo di sequel prodotti per il mercato domestico, allora i punti discordanti sono enormemente di più di quelli di contatto.

Nel caso de "La Sirenetta 2", abbiamo un prodotto discreto, perfettamente in media con gli obbiettivi e gli standard dei film nati per i DVD e le VHS.
Frequente l'idea di concentrare l'attenzione sulla generazione successiva a quella del Classico originale. In questo caso, dopo un veloce prologo in cui Ariel e Eric sono appena divenuti genitori di Melody, la storia ci porta avanti di dieci anni e la piccola è ormai alle soglie dell'adolescenza.

Ariel, Eric e la piccola MelodyLa figlia di Ariel era ancora neonata quando dalle profondità marine apparve Morgana, la goffa e cattiva sorella della defunta strega Ursula, uccisa da Eric alla fine del primo film. Anch'essa in grado di lanciare incantesimi, Morgana si pone il fine di vendicare la morte di sua sorella.
Per difendere la piccola, un altissimo muro è sorto intorno al castello, separandolo dal mare. A Melody è fatto divieto di superarlo. Dal giorno dell'anatema di Morgana, Ariel non ha più visto suo padre e Re Tritone non ha più visto nè sua figlia, nè sua nipote.

Morgana convince MelodyMelody è ignara delle origini di sua madre e non ne capisce la paura verso il mare, mare dal quale si sente peraltro irresistibilmente attratta. Dopotutto, anche se non lo sospetta, è figlia di una sirena!
Le condizioni per l'incontro con Morgana ci sono tutte e, inevitabilmente, la strega e la bambina si incontrano. Morgana sembra capire i desideri di Melody meglio della stessa Ariel. Morgana è in grado di far fuggire per sempre la bimba dal castello circondato da mura. Morgana può addiruttura donare le pinne a Melody e farla vivere in mare. Lei sì che è una vera amica!!!

Melody in fondo al mareNell'oceano, Melody, è felice. Tutto è meraviglioso qui. Si spinge fin nelle fredde acque polari dove stringe amicizia con un tricheco e un pinguino di nome Tip e Dash, che l'accompagneranno per tutta l'avventura.
Ariel sa quale pericolo stia correndo sua figlia e così, finalmente, rivede suo padre e riconquista le pinne. Ariel ritorna agli abissi del mare.
Ad aiutare la Sirena giungono gli amici di sempre: il granchio Sebastian e il pesce Flounder, ora padre di famiglia, nonchè il ponte tra terra e mare: il gabbiano Scuttle.

Ariel ritrova Flounder, ormai cresciutoMelody in balìa di MorganaRitrovare Melody, però, è solo una parte del problema. Il difficile è convincerla della cattiveria della strega e dell'amore di sua madre. Agli occhi della piccola, infatti, Ariel è quella che le ha sempre precluso le meraviglie del mare e che le ha sempre mentito sulle sue origini, mentre Morgana è quella che la capisce e che le ha donato le pinne! Quello che la piccola non sa è che la strega mira al suo male e, come già Ursula prima di lei, al tridente di Tritone, simbolo di potere sulla città di Atlantica e su tutto il popolo del mare. Proprio Melody è il mezzo per raggiungere questo scopo.

Quando se ne rende conto, e scopre la cattiveria della strega, il danno è ormai fatto ma di arrendersi non se ne parla. Nelle gelide acque polari si svolge lo scontro per il potere e per la riconquista della giovane sirena. Melody dovrà fare la sua scelta che, una volta che Morgana ha gettato la maschera è piuttosto scontata. La piccola rischia la vita ma riesce a fare la cosa giusta. Il premio sarà la sparizione di quel muro che per troppo tempo l'ha separata dal mare. Un premio non solo per lei, ma per tutti quanti!

Un'immagine che riprende le locandine del 1989

Siamo lontani dall'incanto de "La Sirenetta", le animazioni sono nettamente inferiori qualitativamente e i personaggi non hanno il fascino che avevano nel film del 1989. Le musiche patiscono i limiti della partitura e dell'orchestra ridotta.
Ormai è chiaro a tutti che i sequel vivono all'ombra dei Classici e il segreto per goderseli è tutto nell'accettazione di questa realtà. Con "La Sirenetta 2 - Ritorno agli Abissi", abbiamo l'occasione di ritrovare personaggi cari al pubblico che vivono in secondo piano rispetto ai personaggi nuovi. La protagonista è indubbiamente Melody, se guardiamo il film in quest'ottica ecco che diventa meritevole di essere visto. I sequel non vogliono essere memorabili, si accontentano di piacere. Peccato che siano molto più diretti ai bambini di quanto lo siano i Classici. Non è per forza un difetto, intendiamoci, ma è una cosa a cui pensare prima di iniziare la visione, pena una fastidiosa delusione.


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