Cars - Motori Ruggenti
(Cars)
2006

ATTENZIONE. Tutte le immagini relative a Walt Disney o alle opere della sua azienda, sono © Disney.

Una locandina del film Con il suo settimo lungometraggio, la PIXAR porta in primo piano il mondo delle auto da corsa, per mostrarci che sotto un cofano lucente, può battere un... carburatore d'oro. Lo fa creando un universo di auto animate e umanizzate.
Questo film avrebbe potuto essere l'ultimo della fortunata collaborazione tra la Disney e la PIXAR, perché con lui si raggiunse il numero di lungometraggi previsti dal contratto tra le due aziende. A gennaio del 2006, però, dopo un periodo in cui le loro strade rischiarono di dividersi, la Disney e la PIXAR strinsero un patto che le trasformò in una cosa sola.
Questo testo è stato preso da http://disneyano.altervista.org con un copia e incolla
All'inizio del film siamo nel bel mezzo del mondo delle corse automobilistiche, un mondo con i propri eroi, i propri valori, i propri problemi. Saetta Mc Queen è una giovane auto con un solo sogno: conquistare la Piston Cup e ottenere così la sponsorizzazione della Dinoco. Poco importa se questo significherebbe spodestare l'attuale star, dopotutto fa parte del gioco.
Saetta è in effetti abilissmo, e adora essere al centro dell'attenzione dei fan e dei media. Certo è anche un po' arrogante, ma in fondo se lo può permettere.
Il suo mondo è questo.

Tutto va per il meglio, per lui, fino a quando una notte, nel tragitto che lo dovrebbe portare ad affrontare la corsa decisiva, scivola fuori dal lussuoso Truck che lo trasporta e finisce in uno sperduto paesino sulla Route 66 chiamato Radiator Spring.
Totalmente spaesato, Saetta ha in mente una sola cosa: la corsa!
Purtroppo il suo ingresso in città non è passato inosservato, e non certo per la sua popolarità. Il fatto è che la star è piombata in questa sonnolenta cittadina nel cuore della notte, facendo un baccano infernale e provocando una serie di danni, anche seri. Un rapido processo precede la sua condanna: sistemare l'intera strada che ha devastato.

Saetta in garaSaetta e SallyScostante e scorbutico, all'inizio, Saetta instaura lentamente un rapporto di amicizia con gli abitanti di Radiator Spring, primo fra tutti l'ingenuo Carl Attrezzi, ma anche la Fiat 500 Luigi, il furgoncino Wolkswagen Fillmore, l'austero Doc dal misterioso passato...
Ma più di tutti lo colpisce Sally, una Porsche azzurra che ha scelto di vivere proprio lì.
Quello che Saetta scopre nella sua permanenza forzata a Radiator Spring sono la vita, il sentimento, le emozioni che le persone (pardòn, le auto) affrontano quotidianamente ma delle quali lui sembra non sapere nulla.

Viene il momento in cui i suoi manager, i suoi fans, i suoi amici di sempre vengono a reclamarlo, dopo averlo cercato a lungo. Ormai ha pagato il suo debito con la piccola città e può ripartire. È un addio.
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Tornato finalmente in pista Saetta non è più lo stesso. È bravo come prima, anzi anche meglio, ma qualcosa per lui non quadra.
Una parte di lui è rimasta a Radiator Spring, da quegli amici così estranei al suo entourage eppure così importanti. Saetta ora ha dei valori diversi, e lo dimostra.

Gli abitanti di Radiator Spring
Con questa pellicola la PIXAR ci offre i suoi (soliti) prodigi visivi; da tempo ormai la perfetta tridimensionalità della CGI ci è familiare, e così anche il realismo di molti movimenti.
D'altro canto, però, nonostante le innovazioni che ci vengono annunciate, i film al computer non meravigliano più, e qui siamo di fronte ad un film che non riesce ad essere, e forse non vuole essere, originale. L'idea delle auto animate è in grado di mandare in visibilio il pubblico infantile, quello maschile, almeno, ma per chi con le automobiline non gioca più serve un intreccio coinvolgente.
"Cars" rischia di apparire lento nella parte iniziale perché gli eventi indispensabili per la trama non ci divertono e non ci fanno immedesimare, dopotutto l'obbiettivo è uno sponsor...
Quando (finalmente) Saetta si perde in autostrada il ritmo promette di migliorare, ma la parte centrale del film si perde un po' in sè stessa e insiste a mostrare l'auto da corsa che riasfalta una strada, mentre i personaggi di contorno e perfino i coprotagonisti restano a lungo "staccati" da Saetta Mac Queen, che punta sempre e solo a tornare in pista.
Di solito per riempire questi vuoti ci sono le gag e i personaggi comici, o magari una sottotrama. Forse per "Cars" il trucco giusto poteva essere quello di accorciare il film, che rasenta le due ore.
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"Cars - Motori Ruggenti" è stato comunque un successo e non si può dire che fosse immeritato. È solo che la PIXAR poteva creare una storia di amicizia (Carl Attrezzi sembra lì apposta), di crescita (Doc diventa quasi paterno, ad un certo punto), d'amore (Sally non riesce ad emergere dallo sfondo) ma, pur mettendo in campo tutto questo, propone soprattutto un film di corse automobilistiche.
Entusiasti, comunque, i bambini, gli appassionati di film in CGI e gli adulti meno severi di chi ha scritto questa pagina WEB.
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