(Tarzan)
1999

Dopo il bellissimo "Mulan", dalla grafica semplice perché ispirata all'arte classica cinese, la Walt Disney Pictures ci propone un viaggio in una giungla affascinante e di incredibile profondità visiva. Una tridimensionalità inusuale per un cartone animato accompagna i protagonisti per tutto il film. Non parliamo di una sequenza spettacolare, parliamo di un intera pellicola realizzata come un lunghissimo effetto speciale.
Se però la tecnica di realizzazione è una firma del film, la forza del prodotto sta soprattutto nello stile, nella trama, nei personaggi, nelle situazioni, nelle caratterizzazioni psicologiche, nelle tematiche e in altro ancora. In altre parole: "Tarzan" è un ottimo film.

Il personaggio creato all'inizio del ventesimo secolo da Edgar Rice Burroughs è stato ripreso decine di volte dal cinema e dalla TV, trame fedeli o re-interpretazioni totali di "Tarzan" ci sono state regalate negli anni. La stessa Disney ha prodotto almeno altre due opere ispirate a lui.
Il riferimento è al divertente "Nanù, il figlio della giungla" del 1973, in cui un ragazzo cresciuto nella foresta diviene un grande atleta e risolleva le sorti della squadra di atletica di una Università americana, e il comico "George, re della giungla" del 1997 che, riprendendo l'idea di un cartoon degli anni '60, propone un simil-Tarzan pasticcione e catastrofico, amico di un gorilla parlante e di un elefante che si comporta come un cagnolino.

Con il "Tarzan" a cartoni animati l'eroe della giungla torna alla sua caratterizzazione originale ricalcando buona parte del romanzo di Burroughs. L'attenzione viene centrata sul tema della famiglia, ragionando sul fatto che il piccolo orfano viene allevato dalla gorilla Kala la quale, per quanto ne sa lui, è sua madre. La domanda quindi è: la tua famiglia sono i tuoi simili o quelli a cui vuoi bene?

L'avventura di Tarzan inizia con un naufragio dal quale si salvano tre sole persone: un uomo, una donna e il loro figlioletto da poco affacciatosi alla vita. La coppia si prodiga per adattarsi al luogo dove approda, costruisce una accogliente casa sugli alberi e si procura di che sfamarsi mentre, poco distante, una coppia di gorilla alleva un cucciolo. L'entrata in scena del leopardo Sabor porta due drammi. Il primo accade nella foresta, dove il piccolo di gorilla finisce tra le fauci del felino, il secondo è nella capanna sugli alberi, dove Tarzan, troppo piccolo per capire, perde entrambi i suoi genitori. Il caso e l'istinto materno di Kala, distrutta per la perdita del suo cucciolo, fanno si che Tarzan diventi un piccolo di gorilla.

La diffidenza del capobranco Kerchak non basta a convincere Kala ad abbandonare Tarzan al suo destino e così, il piccolo dalle ore contate, diventa una giovane creatura con una vita da vivere.
Tarzan cresce con i cuccioli di gorilla che tra giochi e scherzi tendono spesso ad evitarlo. Unica eccezione la vivace Terk, riedizione della celeberrima Cita della storia originale. Grazie a lei (anche se la circostanza non è felice), Tarzan trova un amico in un elefantino paranoico di nome Tantor.
L'infanzia di Tarzan è una strana palestra di vita. Il piccolo deve inventarsi un modo per stare al passo con i gorilla, deve dimostrare in ogni occasione di sapersela cavare e lo fa prendendo spunto da tutto ciò che vede. Non ultimo, deve inventarsi un verso tutto suo; chi non conosce il suo famoso urlo?
Tarzan impara bene al punto da essere lui ad uccidere Sabor, vero terrore della foresta.

La strada di Tarzan è difficile perché è evidente che lui non è uguale agli altri, in tutta la foresta non c'è nessuno che gli assomigli in nessun modo.
Il ragazzo è ormai adulto quando una spedizione scientifica inglese lo porta a contatto con delle creature nuove che si esprimono in maniera sconosciuta e che, a guardarle bene, hanno una certa somiglianza con lui. Tre esseri umani sono nella giungla: il simpatico professor Porter, l'infido Clayton e, soprattutto, Jane la bella figlia del professore. Proprio con Jane, Tarzan ha il suo primo incontro con un suo simile. Le urla della ragazza e la curiosità dell'uomo della giungla non sono un inizio felice, ma le cose cambiano e presto i due si scoprono meno diversi di quanto credessero.

La spedizione è giunta in Africa in cerca di gorilla, ma se il professor Porter e sua figlia hanno un interesse scentifico, Clayton ha in mente solo l'idea di catturare gli animali per trarne poi profitto una volta tornato in Inghilterra.
Lo strano sentimento che nasce tra Jane e Tarzan porta all'incontro dei due mondi. Lui si reca più volte all'accampamento degli esploratori, scoprendo cose che neppure immaginava. Lei, invece, vorrebbe vedere come vivono i gorilla, ma Kerchak non ne vuol sentire parlare poichè teme per l'incolumità dell'intero branco. In effetti ha ragione, dato che Clayton considera Tarzan il mezzo per trovare gli animali e farci un sacco di soldi. Quando Tarzan riesce ad allontanare Kerchak dal branco è il momento di agire. L'idea è di mostrare il suo mondo a Jane per convincerla a restare, ma per Clayton è l'occasione che aspettava.

Scatta la trappola! Dalla nave appena arrivata per accompagnare in Inghilterra il trio, sbarcano decine di uomini armati senza scrupoli e l'intero branco è in pericolo. Gli spari e le gabbie dominano quel luogo fino ad allora sereno. Kerchak torna e parte all'attacco ma davanti a lui c'è Clayton, armato. L'uomo spara e il gorilla cade, colpito a morte.

La battaglia prosegue furiosa e ben presto Clayton e Tarzan si trovano faccia a faccia. Per Clayton l'uomo della foresta non è che un ostacolo alla ricchezza. Va eliminato. Qualcosa però non funziona e il cacciatore resta intrappolato tra i rami alti degli alberi e le liane che lo avvolgono. Un colpo di macete recide la liana sbagliata e Clayton cade nel vuoto.
Poco più in là, Kerchak è in fin di vita. Tarzan arriva in tempo per gli ultimi respiri. Il gorilla li spende per lui, gli dice che finalmente lo ha accettato come figlio, ma Tarzan non ne gioisce poiché quello che è di fatto suo padre sta morendo.

Durante la battaglia si è evidenziata la differenza tra persone come Clayton e Jane, oppure Clayton e il proffessor Porter. Il professore e sua figlia si sono impegnati nella difesa del branco, guadagnandosene la fiducia, ma la nave è sempre pronta a salpare, per Jane è ora di andare. Ma deve proprio?

Questo film è stato un successo clamoroso che ha saputo in buona parte mettere d'accordo critica e pubblico. I puristi lamentano delle differenze tra l'originale e la versione Disney della storia. Da sempre, però, la Disney non si occupa solo di raccontare con l'animazione fiabe e racconti, ma anche di crearne una propria versione. Anzi, in questo caso, si è seguito parecchio il tracciato originario.

Tanti anni fa, negli anni '30, Edgar Rice Burroughs ebbe a dire che se mai avesse accettato di consentire la versione a cartoni del suo "Tarzan", questa avrebbe dovuto essere il più possibile simile ai prodotti di Walt Disney. Ora il suo eroe della giungla è anche un personaggio Disney.