Le Avventure di Peter Pan
(Peter Pan)
1953

ATTENZIONE. Tutte le immagini relative a Walt Disney o alle opere della sua azienda, sono © Disney.

La copertina del DVD Walt Disney, nella sua opera, si rivolgeva al bambino che è in ognuno di noi. Ogni persona ha (o dovrebbe avere) un lato infantile, una parte della propria personalità che non vuole saperne di crescere. In altre parole, ognuno di noi è un po' Peter Pan.
Forse mai il bambino che è in noi è stato celebrato da Disney come in questa pellicola.
La pièce teatrale scritta nel 1904 da Sir James Barrie era da tempo nei progetti di Walt e, finalmente, nel 1953 divenne uno dei suoi film. Come era già successo in precedenza e come sarebbe accaduto molte volte in seguito, l'interpretazione Disney sarebbe divenuta una sorta di versione definitiva.

Una suggestiva panoramica della Londra di inizio '900 apre il film. In un elegante quartiere della città vive la famiglia Darling: papà Agenore, mamma Mary e i loro tre figli Wendy, Gianni e Michele.
I genitori non sono d'accordo su un lato dell'educazione dei figli. Papà ritiene indispensabile mantenere i piedi per terra, mamma, invece, sostiene i ragazzi nei loro voli di fantasia.
L'eroe dei tre pargoli è una strana creatura, un po' ragazzo e un po' folletto, in grado di volare come un uccello, che si racconta viva su un'isola circondato da eterni bambini, sirene, pellerossa e pirati.

Una tale creatura non esiste, è chiaro! Wendy confida alla mamma che, invece, Peter Pan è stato nella camera dei ragazzi e, lì, ha smarrito la sua ombra (!). La ragazza la conserva in un cassetto, certa che Peter tornerà a riprendersela.

La fata TrillyQuella sera, quando Agenore e Mary escono per recarsi ad un ricevimento, Peter Pan fa la sua comparsa in quella casa, accompagnato da una minuscola fata luminosa: Trilly.
Wendy riesce a parlargli, suscitando la gelosia della fatina, in qualche modo innamorata del ragazzo volante.

Wendy rivela a Peter l'intenzione paterna di spingere i ragazzi a crescere, il che suona decisamente strano per lui, che trae la sua forza e i suoi poteri dal fatto stesso di restare bambino. Nei propri sogni, un bambino vola, affronta i pirati ed è amico di guerrieri indiani e sirene. Tutto con estrema naturalezza. Peter fa davvero tutto questo, nella sua isola, l'Isola che non c'è.
Se i ragazzi Darling non vogliono cresere, forse possono vivere per sempre nell'isola, con Peter. Il ragazzo volante ritiene che sia una buona idea, con grande disappunto di Trilly.

In volo verso l'isola

Si parte! La sequenza del volo dei ragazzi su Londra, grazie al potere dei sogni (e all'aiuto... spontaneo di Trilly), in prospettiva aerea, è l'immagine più famosa del film. Un fotogramma del passaggio al ponte della città, o uno dei ragazzi che si fermano sulle lancette del Big Ben è davvero difficile non averlo mai visto.

Peter Pan e i ragazzi sperduti
I cinque si dirigono verso l'isola. Peter e Trilly stanno tornando a casa, i ragazzi Darling, invece, si preparano a scoprire le meraviglie di quei posti dove un ragazzo capace di volare è a capo di un gruppo di bambini che non vogliono diventare grandi; eterni bambini che passano le giornate a giocare e vivere avventure memorabili. Sono i "ragazzi sperduti", allegri attaccabrighe che riconoscono Peter come il loro capo indiscusso.

Il benvenuto in quel magico luogo è un colpo di cannone in direzione dei protagonisti, sparato per ordine del terribile Capitan Uncino, nemico giurato di Peter Pan.
Il Capitano, al comando di un vascello di pirati, ha giurato di vendicarsi del ragazzo che tempo addietro gli causò la perdita della mano sinistra, finita in bocca al coccodrillo che vediamo sempre al seguito dell'imbarcazione. L'animale trovò di buon gusto la mano, tanto che, da allora, è in attesa che arrivi... il resto del Capitano.

Il crudele (ma simpatico) Capitan UncinoCon l'aiuto del fido, anche se un po' pasticcione, Spugna, Uncino mette in atto un piano dopo l'altro per eliminare Peter. A poco serve attirarlo in trappola rapendo la principessa Giglio Tigrato, figlia del capo indiano. La ragazza viene liberata e Uncino ne ricava solo un incontro ravvicinato col coccodrillo.
Ma un altro astuto piano viene ordito. Il mezzo sarà negli amici del ragazzo. La gelosia di Trilly viene alimentata dalle parole del Capitano, così la fatina rivela il luogo segreto dove Peter vive.
Quando Trilly realizza le conseguenze di tutto ciò, si riscatta rischiando la vita nell'esplosione che avrebbe dovuto uccidere il ragazzo-folletto.
Wendy e gli altri sono però prigionieri di Uncino, sul vascello.
Peter, inevitabilmente si reca nella tana del lupo e qui lo sfida. Una dura battaglia anima quella nave, nessuno si tira indietro. Qualcuno le dà, qualcuno le prende. Uncino, alla fine, ha un'altro incontro col coccodrillo, che lo segue fino all'orizzonte. Questa volta il Capitano, vinto e umiliato, non si farà vedere per un bel pezzo.

Wendy, durante la permanenza sull'isola, si è occupata dei suoi fratelli, dimostrando in pratica di aver già iniziato a crescere. Gianni e Michele, dal canto loro, hanno bisogno dei genitori, proprio perché non ancora cresciuti. Non è forse il caso di tornare a casa?
Trilly, con la sua magia, conferisce al vascello di Uncino il potere di volare, ora c'è Peter Pan al timone e fa rotta verso Londra.

Quando Agenore e Mary Darling tornano a casa, trovano i ragazzi nei loro letti. Per quanto ne sanno, non è successo nulla durante la loro assenza. Però, quando Agenore alza gli occhi verso la luna, vede una strana nube che ha tanto la forma di un vascello pirata. Forse è un vascello pirata che sembra una nube. Ad ogni modo, nei ricordi dell'uomo c'è già qualcosa di simile. Risale a tanto tempo prima, quando era bambino...

Il tema principale di "Peter Pan" è senza dubbio quello della crescita. Anche se il protagonista designato può permettersi di sfuggire a questa legge naturale e i ragazzi sperduti possono decidere di restare bambini per sempre sull'Isola che non c'è, i personaggi nei quali il pubblico si identifica devono, ad un certo punto, andare per la loro strada.
A ben guardare, però, se è sbagliato non crescere mai, non è giusto nemmeno non restare un po' bambini. Ecco perchè un velo di tristezza (o è nostalgia?), può apparire nello spettatore al ritorno a casa dei ragazzi Darling e, forse, il lieto fine si compie quando Agenore Darling riconosce nel cielo un vascello visto molti anni prima.


INIZIO PAGINA

Torna a
"I LUNGOMETRAGGI
DI ANIMAZIONE
E IN TECNICA MISTA"

Clicca qui per
entrare nel Forum

Vuoi un Forum gratuito come il mio?
ForumCommunity.net


Mandami una E.Mail cliccando qui. Per i tuoi commenti, per i tuoi pareri, per le tue critiche e per quello che vuoi.

Questo sito è ottimizzato per una definizione di "1024 X 768" e per una visualizzazione con "FRAMES".
Impostazioni diverse hanno effetto sulla disposizione degli oggetti e dei testi.
Se non vedi il Frame a sinistra con l'elenco delle pagine è necessario aprire la
pagina principale.

INIZIO PAGINA