Alla Ricerca di Nemo
(Finding Nemo)
(2003)

ATTENZIONE. Tutte le immagini relative a Walt Disney o alle opere della sua azienda, sono © Disney.

Un'affollata locandina Quando nel 1995 la Disney-Pixar presentò "Toy Story", il pubblico accolse la novità a braccia aperte. L'incrediile realismo delle immagini meravigliò più o meno tutti.
Quello che in quel momento era uno spettacolo assolutamente unico, divenne presto il capostipite di un intero filone.
L'insuperabile animazione tradizionale, terreno di battaglia dalla storia ultradecennale, dovette fare i conti con questo nuovo attacco che avrebbe segnato la sua evoluzione nell'arco di un solo decennio, e anche meno.
Poco dopo l'uscita di "Alla Ricerca di Nemo", la Disney ha annunciato la decisione di abbandonare il suo genere più rappresentativo a favore della computer grafica.
I cartoni animati propriamente detti, sarebbero nati solo per l'Home Video, dove anche prodotti mediocri possono guadagnare (anche in virtù di investimenti ridotti), e le energie degli artisti più promettenti sarebbero state riversate nei potenti processori dei computer.
Per i fan del Disney più classico, si prospettava una vita d'archivio, più che di sale cinematogafiche.

Forte dell'impatto visivo non raggiungibile con l'animazione a matita, la CGI non deve però essere il mezzo unico per il rientro delle spese. Un buon film deve avere molte frecce al suo arco e deve mettere a segno qualche buon centro.
"Alla Ricerca di Nemo" di meriti ne ha parecchi.

Si tratta di un film (quasi) serioso, in un certo senso. Le suggestioni fiabesche, un tempo pressocchè immancabili nei film d'animazione, fanno sempre più spazio ad un realismo relativo che trasforma sempre di più i cartoons (ma si possono chiamare ancora così?) in prodotti destinati anche agli adulti.
Così, "Finding Nemo" è prima di tutto la storia di un padre e di un figlio che incrinano il loro rapporto, salvo poi adoperarsi per ricucire lo strappo.

Marlin e CoralI protagonisti sono dei Pesci Pagliaccio destinati da Madre Natura a vivere la loro intera vita tra gli anemoni di mare della Barriera Corallina australiana. Marlin e Coral attendono che le loro centinaia di uova si schiudano quando la tragedia li colpisce: un terribile Barracuda attacca e distrugge i loro sogni. Marlin perde conoscenza e, al risveglio, scopre di avere perso tutto.
Anzi, non proprio tutto! Un minuscolo uovo è quello che resta del suo sogno felice.

Ne nasce un pesciolino con una pinna atrofica che Marlin accudisce e protegge con insistente caparbietà. E' su di lui infatti che si riversano tutte le attenzioni che avrebbe avuto per la sua numerosa famiglia che il destino gli ha sottratto.
Il primo giorno di scuola porta Marlin al panico. Lasciare il piccolo Nemo in balìa del mare e degli altri pesci gli rimane difficile, ma bisogna farlo.

La cattura di NemoQuando per una stupida sfida con i compagni, ma anche e soprattutto con suo padre, Nemo si avvicina ad un motoscafo, i più terribili timori di Marlin diventano realtà: il piccolo pesce pagliaccio viene catturato e portato via!

Marlin deve superare tutti insieme i suoi timori verso il mare aperto e partire in cerca del figlio. Non c'è scelta, è non c'è timore che tenga!

Marlin incontra DoryInizia l'avventura. Marlin incontra da adesso in poi un mare di personaggi (è il caso di dirlo) ad iniziare dalla pesciolina Dory, ricca di buone intenzioni, ma anche un pochino... distratta. Più correttamente, come lei stessa dice, soffre di perdite di memoria a breve termine. La pesciolina si lancia comunque nella disperata impresa di Marlin e lo accompagnerà per tutta l'avventura. E che avventura!
Tanto per cominciare la coppia incontra un gruppetto di tre squali vegetariani che, al motto di «I pesci sono amici, non cibo» partecipano a sedute sul tipo di quelle degli alcolisti anonimi per abituarsi alla vita di vegetariani. Non sempre ci riescono e Marlin e Dory se la vedono brutta. Ma se la cavano.

I pesci dell'acquarioIl piccolo Nemo, intanto, è finito a Sidney, nello studio di un dentista. Qui attende di essere dato in dono alla terribile Darla, nipotina del medico.
Insieme ai pesci dell'acquario in cui è rinchiuso, Nemo tenta la fuga ma l'impresa non è esente da rischi.

Il viaggio di Marlin e Dory attraverso l'oceano prosegue tra incontri belli e brutti finendo, piano piano, sulla bocca di tutti. La voce arriva all'orecchio del pellicano Amilcare che la riferisce a Nemo. Il pesciolino fatica a credere che un pesce pagliaccio, legato per la vita agli anemoni di mare, possa affrontare il mare aperto, gli squali, le tartarughe marine, le terribili meduse e chissà cos'altro. Ma se lo fa Marlin, allora lui può impegnarsi di più e correre qualche rischio per fuggire dall'acquario.

Una balena alle spalle degli eroiQuando ormai Marlin è nella baia, Nemo si appresta a lasciare lo studio dentistico, non senza rischiare la vita. Quando il pellicano si offre di accompagnare Marlin e Dory fino allo studio, lo spettacolo è quanto di peggio il povero padre potesse temere: Nemo galleggia a pancia in su. Morto.

Si tratta in realtà di un trucco, ma Marlin lo ignora. Torna indietro. Ora ha perso davvero tutto.

Amilcare, il pellicanoQuando Nemo riesce fortunosamente a tornare in mare, suo padre non è lì ad aspettarlo. Incontra però Dory che, nonostante il suo problemino con la memoria, riesce a ricordare tutto, anche se non proprio subito. Poco dopo Nemo e Marlin si riuniscono, finalmente.

Non è ancora finita, però. Nella baia si aggirano diversi pescherecci e una enorme rete da pesca è il nuovo nemico. Sarà proprio Nemo a dimostrare di potersela cavare liberando tutti pesci intrappolati. Marlin fa bene a preoccuparsi per suo figlio, deve però imparare a lasciarlo fare. Ora Nemo glielo ha dimostrato.

Uno scorcio della baia di SidneyLa bellissima barriera corallina

Un film quasi serio, si diceva. Tutto incentrato sul rapporto padre e figlio. A ben guardare si tratta di un vero e proprio road movie trasferito nelle profondità marine. La storia principale si perde un po' nella carrellata di personaggi che rischiano di frammentare il tutto. Tutto si riassume in un viaggio il che, per un film che ha (sbandieratissimamamente) superato gli incassi de "Il Re Leone", è forse un po' poco.

Da menzionare invece la perfezione delle animazioni e della resa delle immagini, a tratti davvero superlative. Alcuni personaggi funzionano alla grande e diverse gag sono esilaranti. Divertente il gioco che vive sulla altalenante memoria di Dory, che ogni volta che parla di Nemo, lo chiama con un nome diverso.
Alla ricerca di Remolo... alla ricerca di Sergio... alla ricerca di Ugo...


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