Musica Maestro!
(Make Mine Music)
1946

ATTENZIONE. Tutte le immagini relative a Walt Disney o alle opere della sua azienda, sono © Disney.

La copertina della videocassetta A sei anni da "Fantasia", Walt Disney ripropone lo stesso schema e la stessa idea di fondo in un altro film: "Make Mine Music".
Siamo di fronte ad un altro capolavoro? Per la verità, era ancora cocente la delusione del film del 1940 che costò una cifra spropositata e che non era piaciuto nè al pubblico, nè alla critica (almeno non tanto quanto Walt avrebbe voluto). "Make Mine Music", quindi, nasce con obiettivi diversi e diversi risultati. Non si cerca l'arte (se non quella dell'animazione stessa), non si impiegano gli ultimi ritrovati tecnici e, soprattutto, è praticamente esclusa la musica classica a favore di musiche moderne, allegre, comiche.Il tono generale della pellicola ne risulta molto alleggerito il che, diciamoci la verità, non è per forza un difetto.
Nell'insieme, all'universale fama di "Fantasia", non corrisponde altrettanta popolarità per "Musica Maestro", titolo italiano di "Make Mine Music".

Una serie brani musicali accompagna altrettante avventure animate. Divertente quella de "I Testoni e i Cuticagna", che seguendo i ritmi allegri delle musiche country racconta dell'insensata faida tra due famiglie contadine americane e dell'amore sbocciante tra una ragazza e un giovanotto figli delle famiglie in guerra.Le dita danzano sulla tastiera
Originale e allegra la storia di "Johnny Fedora e Alice di Feltro", due cappelli che vivono in una vetrina e che vengono divisi quando l'elegante copricapo femminile viene venduto. Al cappello.... maschio tocca a breve la stessa sorte ma lui non si rassegna. Dopo mille vicissitudini finisce lacero e contuso ad un passo dalla fine. Proprio quando il suo destino appare segnato, una sorpresa l'attende. Un racconto delizioso.
Un piccolo classico è il segmento di "Pierino e il lupo", versione animata del lavoro di Prokofiev. Piacevolissimo il cartoon de "La Balena che Voleva Cantare all'Opera"

Una menzione particolare merita "Blue Bayou", elegante sequenza nella quale assistiamo ad una danza che in natura ha spesso luogo. Seguiamo il volo degli aironi. Questo segmento è il più bello tecnicamente e stilisticamente. Questo perché arriva dritto dritto da "Fantasia", per il quale fu creato per visualizzare "Il Chiaro di Luna" di Debussy ma, poi, non più inserito nel prodotto finale. Riadattato per "Musica Maestro" ad un brano più moderno, "Blue Bayou" rivela le sue nobili origini in ogni momento, in ogni inquadratura.

Pierino a caccia di uccelliniUna scatenata ballerinaA differenza di quanto accadeva in "Fantasia", in "Musica Maestro" abbonda il parlato, canzoni con testo e sequenze ricche di dialoghi. Tutto sommato il paragone col classico del 1940 si può ridurre a due soli punti: la struttura ad episodi musicali e l'animazione disneyana, sempre pregevole.

Il film, nella sua forma originale, non è certo tra i primi che vengono in mente pensando all'operato Disney, ma guardandolo per intero, ci si rende conto che più di un brano è stato più volte ripreso in programmi televisivi o venduto al di fuori della pellicola in videocassette separate. Questo perché ci sono momenti veramente meritevoli di essere rivalutati e, riproponendoli singolarmente, li si può far apprezzare da un pubblico che, forse, non acquisterebbe una videocassetta o un DVD di un film che non conosce.
Peccato.

In sostanza si tratta di uno spettacolo con tanti pregi. Nato in un periodo di congiuntura, non può contare su scene particolarmente affascinanti, o tecnicamente memorabili. Punta tutto sull'animazione più classica di quei tempi e, in questo senso, è un film riuscito.


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