Come d'Incanto
(Enchanted)
2007

ATTENZIONE. Tutte le immagini relative a Walt Disney o alle opere della sua azienda, sono © Disney.

La locandina italiana del film Il 21 Novembre del 2007 usciva negli Stati Uniti questo film, esattamente un mese prima che ricorressero i settant'anni dall'uscita di "Biancaneve e i Sette nani". Forse è solo una coincidenza e forse è uno dei mille riferimenti che "Come d'Incanto" presenta verso le sue origini: le fiabe Disney!

Si tratta di uno dei primi progetti messi in cantiere dalla gestione di Bob Iger ed è un incoraggiante biglietto da visita, senza dubbio.
Il richiamo alle radici più profonde dell'impero disneyano è messo in primo piano fin dai primi secondi con il ritorno del più classico incipit, quello della prima inquadratura dedicata al libro. E non è che l'inizio.
I primi minuti di "Enchanted" sono realizzati a cartoni animati, e non è una sigla o una trovata slegata dal film, è qui infatti che la storia ha inizio ed è qui che conosciamo quasi tutti i personaggi principali.

Nella terra di Andalasia incontriamo Giselle, bellissima ragazza che vive nel bosco sognando l'amore, e il principe Edward, fortunato rapitore del suo cuore. Accompagna il principe il servo Nathaniel, in realtà depositario di un incarico della regina/strega Narissa, la cattiva del film.
La regina, matrigna di Edward, sa che perderebbe il trono se il ragazzo prendesse moglie, e non ci sta.
Con somma cattiveria non si accontenta di far sparire la ragazza, sceglie di mandarla in un mondo dove tutti i suoi sogni sono destinati ad infrangersi, un mondo dove il lieto fine non esiste, un mondo terribile: il nostro!
Narissa riesce nel suo intento e Giselle, nel giorno che avrebbe dovuta vederla in sposa al suo Edward, si ritrova ad uscire da un tombino in mezzo al traffico di New York.

Giselle nella terra di AndalasiaLa fiabesca ragazza appare a New YorkUna sognante Amy Adams

Nel lasciare Andalasia, Giselle lascia anche la sua condizione di cartone animato, divenendo essere in carne e ossa come tutti noi. È qui che il film diventa un live-action.
Totalmente spaesata e incapace di orientarsi in un tale luogo, Giselle appare a dir poco eccentrica, col suo vaporoso abito bianco e la ricerca della strada per il castello...

Robert, avvocato esperto in divorzi, affronta le sue grane giornaliere quando la sua attenzione viene attratta da questa ragazza un po' svampita che bussa al portone di un castello finto. Le loro vite stanno per cambiare.
Robert vive con la figlioletta Morgan, convinta che Giselle sia una principessa delle fiabe. Follìa!

Edward e GiselleIl principe Edward "incontra" RobertDal regno di Andalasia giunge in salvataggio di Giselle il principe Edward, in compagnia dello scoiattolo Pip, chiacchierone nella sua terra, ma muto in un mondo dove, lo sappiamo bene, gli scoiattoli non parlano.
Arriva anche Nathaniel, con l'immutato incarico di eliminare la ragazza.

Piano piano Giselle impara a muoversi in questa nuova situazione, anche se a modo suo. Un semplice vocalizzo alla finestra attira gli animaletti dei dintorni, pronti ad aiutarla ma, se Andalasia offriva topolini di campagna e passerotti, a New York bisogna arrangiarsi con quel che c'è. Nel delizioso momento musicale che ne segue (in cui troviamo rimandi a "Biancaneve", "Cenerentola" e "Mary Poppins"), ratti, scarafaggi, piccioni e mosche riordinano l'appartamento di Robert.

Ormai i tasselli del film sono tutti al loro posto: una principessa delle fiabe in un mondo reale, un principe che deve salvarla, un servo incaricato di avvelenarla, un uomo di New York che non crede alle fiabe.
Narissa versione cartoonUna foto di Narissa dal setSu questi elementi principali si snoda la trama del film, che scivola via leggero e divertente per tutta la sua durata, grazie anche ad attori a loro agio nei rispettivi ruoli. Tra tutti svetta Amy Adams, non solo perchè suo è il personaggio principale, ma anche perché la sua Giselle sembra davvero un cartone animato in carne e ossa, con le sue movenze aggraziate e plastiche, le sue espressioni efficaci e un po' eccessive. Davvero una scelta felice, quella del casting.
Divertente James Mardsen nel ruolo del principe Edward, sempre sicuro di sè e determinato a tornare ad Andalasia con la sua principessa, senza mai dubitare un momento di poter riuscire nell'impresa. Il suo inadattarsi al mondo estraneo lo rende goffo, quindi divertente.
Sottoutilizzata, purtroppo, Susan Sarandon, che se fosse apparsa un po' di più, e avesse avuto qualche scena più valorizzante, avrebbe potuto firmare il film con il suo marchio. La sua Narissa è fascinosa ed è evidente il richiamo alla strega di Biancaneve, con qualcosa anche di Malefica.

Giselle e PipLa strega a Time SquareUn momento a Central Park
Da menzionare la colonna sonora, opera di Alan Menken, che gioca a riprendere sonorità ispirate ai film Disney più noti, o addirittura da loro prese di peso. Questo da al film un'aria familiare che gli appassionati Disney aspettavano da molto. Sembra proprio che "Come d'Incanto" sia stato pensato proprio per chi sentiva la mancanza di elementi spiccatamente disneyani.
Aggiunge piacere alla visione il continuo gioco di rimandi che il film offre. La scena delle pulizie è in sè quanto di più Disney si possa immaginare, in aggiunta per qualche attimo l'immagine di Giselle che pulisce i pavimenti è in una bolla di sapone come succede a Cenerentola. Al parco Giselle che corre nel prato è inquadrata come Belle in "La Bella e la Bestia", Giselle e Robert scivolano su un tetto come Esmeralda e Quasimodo in "Il Gobbo di Notre Dame", tanto per citarne alcuni.
Il regista e la troupe devono essersi proprio divertiti a fare questo film. E noi a vederlo!
Un film che ha il magico potere di mettere allegria. L'insieme di gag, battute, musica e situazioni bizzarre è quel mix straordinario che negli anni ha fatto grande la Disney, con il consueto sentimento e, particolarità di "Come d'Incanto", ricercate somiglianze che stimolano la memoria. L'appassionato Disney che ha avuto la fortuna di vedere il film al cinema ha probabilmente sentito il cuore riscaldarsi, quando gli altri spettatori mostravano di cogliere le citazioni e quando, all'uscita, qualcuno accennava già qualcosa delle musiche del film.
Appare gioiosamente profetico il passaggio della canzone "Lavorando Insieme" che dice "Ed a tutti andrà di canticchiare un po'". Quanto ci mancava questa cosa!
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